Si è aperto con un magnifico podio alla Bathurst 12 Hour il 2020 di Michele Beretta. In un tracciato mai visto, con un team ed una vettura sconosciuti (Black Falcon e Mercedes GT AMG), Michele si è comportato magnificamente ed ha esordito con un terzo posto in Silver Cup, in una stagione che si preannuncia con grandi novità.

L’esperienza di Bathurst si è concretizzata inaspettatamente a pochi giorni dall’evento australiano e Michele non si è fatto trovare impreparato, ha colto l’occasione ripagando pienamente la fiducia che il team Black Falcon ha riposto in lui.

Il fine settimana di Michele è stato in ascesa: dopo i turni di libere, dedicati ad approfondire la conoscenza della Mercedes AMG GT, dell’impegnativo tracciato di Bathurst e a trovare i sincronismi con il team, Michele è stato impeccabile in gara. Nel corso della 12 Ore ha sfoderato le sue doti velocistiche ed ha gestito nel migliore dei modi le mutevoli condizioni imposte da una gara insidiosa. Ha condotto un turno di guida molto lungo, partendo con gomme nuove per finire, dopo un doppio stint, con gomme molto usurate, mantenendo sempre la situazione sotto controllo.

Al termine della 12 Ore per Michele ed i suoi compagni, Patrick Assenheimer (GER) e Sergey Afanasiev (RUS), è arrivata la terza posizione nella classifica Silver Cup e il quattordicesimo posto assoluto. Al termine della gara è arrivata una penalizzazione di quattro giri per avere oltrepassato la lunghezza massima del turno di guida, facendo scendere la vettura di Michele al terzo posto. L’episodio non cambia, tuttavia, la positiva impressione di Michele.

“Quando ho fatto il doppio stint, ho guidato per un tempo complessivo pari a 2 ore e 44 minuti, considerando che 2 ore e 30 è il massimo permesso, la penalizzazione è stata inevitabile. Il team mi ha lasciato dentro per molto tempo, ma devo dire che non ho accusato la fatica e sono riuscito a gestire al meglio l’usura delle gomme, facendo sempre segnare tempi vicino a quelli dei leader”
Con queste parole ha esordito Michele poco dopo la bandiera a scacchi della Bathurst 12 Hour.
“La pista è super, non ci sono altri aggettivi per definirla, si guida su e giù per il Mount Panorama, tra i muri, in turni di guida molto intensi e temperature rilevanti, tra i 34 e i 39 C°. La vettura è sempre stata competitiva, al pari della squadra, molto ben organizzata. Non c’è stato tempo per scoprire la macchina a fondo durante le libere e le qualifiche. Questo mi ha costretto a trovare il limite della Mercedes giro dopo giro in gara. Sono soddisfatto del passo gara che sono riuscito a tenere.”

Archiviata con soddisfazione questa preziosa esperienza, Michele è già di ritorno in Europa, pronto per una intensa stagione 2020, i cui programmi verranno ufficializzati tra breve.

 

Foto: Gruppe C GmbH